Clima, i circoli viziosi che stiamo trascurando


Il sito specializzato Inside Climate News riporta con grande evidenza un articolo recentemente pubblicato sulla rivista scientifica One Earth secondo cui l’attuale modellistica climatica trascura i reali impatti di numerosi cicli naturali di feedback positivo, che amplificano l’effetto delle emissioni umane di gas serra, rischiando così di sottovalutare la reale portata del riscaldamento climatico in corso e futuro, e soprattutto la reale portata dei provvedimenti da prendere per fermare il preoccupante fenomeno.

L’articolo in questione si intitola in effetti “Many risky feedback loops amplify the need for climate action” ovvero “Numerosi cicli retroattivi rischiosi amplificano la necessità di agire per il clima” ed è principalmente opera di due ricercatori forestali americani, William Ripple e Cristopher Wolf, in cooperazione con climatologi ed esperti di impatti climatici.

Un esempio ben noto di ciclo retroattivo amplificatore (feedback positivo) è la fusione del ghiaccio artico, che espone alla luce solare superfici sempre più ampie di mare, che a sua volta assorbe quantità crescenti di energia, riscaldandosi e amplificando ulteriormente la fusione dei ghiacci.

I ricercatori hanno preso in esame ben 41 cicli di feedback positivo (20 di tipo fisico e 21 di tipo biologico) concludendo che 27 tra essi contribuiscono al riscaldamento in corso ma non vengono del tutto tenuti in conto nella modellistica climatica, né ricevono adeguati fondi per ulteriori ricerche sui loro effetti e dimensioni.

In particolare risultano alquanto trascurati i cicli biologici che riguardano la morte delle foreste (ad esempio a causa di insetti predatori), la perdita di carbonio dai suoli coltivati, la fusione del permafrost, l’essiccazione e l’incendio delle torbiere, e la cosiddetta pompa biologica, un vasto e complesso fenomeno che conduce all’assorbimento e sequestro biofisico della CO2 da parte degli oceani.

Gli autori dell’articolo invocano infine la realizzazione di uno specifico rapporto Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) sul tema dei cicli di amplificazione climatica, che faccia il punto delle conoscenze su questa tematica critica per la tenuta del sistema climatico.

Il rischio infatti è che a nostra insaputa questi effetti si scatenino oltre un livello in cui l’umanità può ancora intervenire, innescando un inarrestabile riscaldamento globale a valanga.

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